IL BARI SULLA FALSA RIGA DELL'ANNO SCORSO
Così come era finita, con una sconfitta, riprende il campionato del bari targato Carboni. Al Ceravolo il Catanzaro vince sfruttando i soliti “imprevisti” difensivi, ringraziando per tre punti non troppo sperati che fanno recuperare ai calabresi già più della metà dei cinque punti di penalizzazione con i quali sono stati costretti a partire. Il Bari gioca sul Ceravolo dopo sedici anni, '88-'89, anno in cui finì a reti inviolate. Con quello di sabato sono sei successi calabresi contro sette pareggi dei biancorossi. Unica vittoria biancorossa nella stagione '77-'78, allora terminò 2-3. Ma il risultato, tanto per cambiare, non rispecchia quanto successo sul rettangolo di gioco. Una partita giocata con un ottimo possesso di palla e una buona lucidità in fase di impostazione per tutto il primo tempo. Poi, una ripresa nella quale si è ben tamponata l'aggressività dei primi quindici minuti, ma senza colpo ferire. Ed allora i padroni di casa hanno spinto fino a quando hanno potuto. Quando sembrava che il forcing giallorosso si stesse per affievolire è ovviamente arrivata l'incomprensione della retroguardia. Non che sul primo gol di Corona la difesa evesse fatto i giusti movimenti, ma il secondo è stata una pugnalata. Il Bari, comunque, sembra una squadra propensa al gioco, per tutti i novanta minuti. Resta corta e si spinge assiduamente nella metà campo avversaria. Su tutti Carrus fa impazzire il centrocampo calabrese proponendosi sempre nel vivo della manovra e manifestando un ottimo possesso di palla e visione di gioco. Santoruvo è un buon punto di riferimento, si muove su tutte le palle come un forsennato, fa da sponda e giganteggia sulle palle alte. Il problema è che non ci sono molte maglie biancorosse vicino a lui. Le occasioni che gli capitano fanno da un lato ritornare il fantasma Spinesi, dall'altro fan pensare che si tratta di un attaccante al quale, almeno in questa fase del campionato, il pubblico barese deve dar fiducia. E di fiducia, soprattutto nella squadra, il ragazzo sembra averne fin troppa: “il Bari è stato punito dagli episodi” dice il bitontino. E in effetti non ha tutti i torti. Troppe occasioni sprecate, invece, è il commento di mister Carboni, comunque soddisfatto della prestazione dei suoi, soprattutto i nuovi. Le assenze si sentono, come si sono sentite sabato guardando un capitan Bellavista in difficoltà in un ruolo di difesa non suo a causa delle assenze di Bianconi e Micolucci. Anche sabato, però, si sono notati i soliti maledetti cali di concentrazione, forse la paura più grossa di Carboni. Gli uomini a sua disposizione sono pochi, e il ds Pari lo sa. Muoversi però in un mercato così difficile e intricato è impresa non facile, come altrettanto improbo è il lavoro che aspetta mister Carboni e il suo preparatore atletico Falasco. Problemi in difesa e attacco, dunque, anche se quelli difensivi preoccupano di più il mister. Per ora bisogna smaltire i contratti di Battistini, Brioschi, Pizzinat e Mora, quest'ultimo forse al nuovo Napoli versione C1. Di sicuro è presto per tirare delle somme, ma dopo aver avuto l'impressione che poco sia cambiato dalla passata stagione, una paura su tutte aleggia circa l'esordio casalingo di sabato contro il retrocesso Perugia di Ravanelli, ed è l'indifferenza.
Onora la tua città, difendine i colori.