
Oltre la volgarità basta con le ipocrisie
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23/01/2006 | sasha_82_
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Regna la tecnica di aizzare il fuoco per avere audience e poi si moraleggia
Ieri pomeriggio a «Domenica in» non è andata in onda la volgarità, territorio dai confini sempre difficili da determinare (anche perché il più delle volte la volgarità sta nell'occhio sovrano di chi guarda). No, è andato in onda qualcosa di peggio, l'ipocrisia, l'impostura mascherata da perbenismo, l'insincerità camuffata da salotto. Siccome la rissa paga sempre, in termini d'ascolto, Mara Venier è da due settimane che si serve del fumantino Adriano Pappalardo. Ma fa qualcosa di peggio: gli contrappone un certo Antonio Zequila, detto er mutanda, divenuto famoso in un reality, oggetto di allusioni malevole da parte di «Striscia». Lo spunto è uno qualsiasi (la raccomandazione, pratica molto diffusa in Italia ma misteriosamente ignota ai più, specie a quelli che ne discutono), lo scopo però è di attizzare l'incendio.
L'ipocrisia di Mara Venier è di mettere la paglia vicino al fuoco e poi far finta di chiamare i pompieri. L'ipocrisia di Rocco del «Grande Fratello» è di fare ormai il provocatore di professione; poi però se un gruppo di studenti lo schernisce lui chiama subito i giornali. L'ipocrisia dei «colleghi della carta stampata» è la più sottile: ogni giorno alimentano i pettegolezzi ma, in tv, tirano fuori l'abito della festa e fanno la predica agli altri: così ipocriti che si fa fatica a individuare sotto la maschera dell'ipocrisia la loro indubbia intelligenza. L'ipocrisia dello psichiatra, l'ipocrisia di chiedere scusa, l'ipocrisia dell'Osservatorio dei minori buon frequentatore di «Domenica in». E, siccome l'ipocrisia è sempre tetra, è indispensabile la presenza triste del prete televisivo (il solito don Mazzi) la cui preziosa ipocrisia è di trovarsi lì a fin di bene. Poi c'è il candido direttore Fabrizio Del Noce che stoppa Flavia Prodi ma dà il via libera a Zequila. È la solita storia: in tv, a chi vuol salire i difetti vistosi possono giovare più dei meriti oscuri.
Rissa in diretta tra Zequila e Pappalardo
Il direttore di Raiuno apre un'inchiesta. E dice: «Mai più inviti a quei due»
ROMA - Sono stati i due personaggi simbolo delle due edizioni dell'Isola dei famosi e oggi sono stati protagonisti di una rissa verbale dagli schermi di Domenica In che ha fatto sobbalzare sulla poltrona il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce. Adriano Pappalardo e Antonio Zequila non sono arrivati alle mani solo perché lo studio era pieno di gente e a frapporsi fra loro, oltre ad una sbalordita Mara Venier, c'era tanto di sacerdote, l'onnipresente Antonio Mazzi. Ma c'è mancato davvero poco.[img src=/data/rubriche/4p18hvnixdet0mw7hz6f.jpg alt=Immagine>
IL DIETRO LE QUINTE - A scatenare il parapiglia sarebbe stato un dietro le quinte nel corso del quale Pappalardo avrebbe fatto commenti sulla voglia di protagonismo di Zequila. I due si erano beccati, a quanto sembra, all'insaputa degli autori e lo stesso Pappalardo avrebbe detto a Zequila, secondo alcune testimonianze, che «per avere successo passeresti sul corpo di tua madre». L'apprezzamento non è andato giù all'attore napoletano che durante la diretta ha lanciato minacce al cantante: «Come ti permetti di dire certe cose? Io ti spacco la testa, ti uccido... Non ti permetere più di parlare di mia madre». Ne è scaturito un battibecco a cui hanno preso poi parte anche altri ospiti della trasmissione, incentrata sul tema della raccomandazione, sollevato la settimana scorsa proprio dallo stesso Pappalardo.
LE SCUSE DELLA VENIER - Solo con grande fatica e dopo alcuni minuti di minacce e scambi di apprezzamenti reciproci tra i due ex isolani - e grazie ad un provvidenziale stacco pubblicitario - la Venier è riuscita a riportare la calma. A poco era servito l'appello di don Mazzi a moderare i toni visto che lo scontro è avvenuto poco dopo le 14,30, quando davanti agli schermi ci sono molte famiglie e molti bambini. E proprio ai più piccoli e ai loro genitori la conduttrice si è poi rivolta in diretta chiedendo scusa per l'accaduto. «Purtroppo a volte accadono cose che anche per la padrona di casa sono incontrollabili - ha spiegato la Venier - . Farò il possibile perchè non accada mai più una cosa simile, cercherò di controllare sempre in prima persona quello che accade anche dietro le quinte».
L'INCHIESTA DI DEL NOCE - Il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, ha invece detto di «deplorare vivamente» la lite avvenuta a Domenica In. Del Noce si è rammaricato del fatto «che la lite sia stata lasciata degenerare e la trasmissione non sia stata interrotta in quanto questi spettacoli sono assolutamente incompatibili con la linea editoriale di Raiuno e con i principi del servizio pubblico». «Lunedì- ha detto ancora Del Noce - verrà avviata un'inchiesta interna per accertare la dinamica e le responsabilità di quanto è accaduto. È stata data comunque disposizione che sin da ora coloro che sono stati protagonisti della lite televisiva non siano più invitati nelle trasmissioni di Raiuno».
Ieri pomeriggio a «Domenica in» non è andata in onda la volgarità, territorio dai confini sempre difficili da determinare (anche perché il più delle volte la volgarità sta nell'occhio sovrano di chi guarda). No, è andato in onda qualcosa di peggio, l'ipocrisia, l'impostura mascherata da perbenismo, l'insincerità camuffata da salotto. Siccome la rissa paga sempre, in termini d'ascolto, Mara Venier è da due settimane che si serve del fumantino Adriano Pappalardo. Ma fa qualcosa di peggio: gli contrappone un certo Antonio Zequila, detto er mutanda, divenuto famoso in un reality, oggetto di allusioni malevole da parte di «Striscia». Lo spunto è uno qualsiasi (la raccomandazione, pratica molto diffusa in Italia ma misteriosamente ignota ai più, specie a quelli che ne discutono), lo scopo però è di attizzare l'incendio.
L'ipocrisia di Mara Venier è di mettere la paglia vicino al fuoco e poi far finta di chiamare i pompieri. L'ipocrisia di Rocco del «Grande Fratello» è di fare ormai il provocatore di professione; poi però se un gruppo di studenti lo schernisce lui chiama subito i giornali. L'ipocrisia dei «colleghi della carta stampata» è la più sottile: ogni giorno alimentano i pettegolezzi ma, in tv, tirano fuori l'abito della festa e fanno la predica agli altri: così ipocriti che si fa fatica a individuare sotto la maschera dell'ipocrisia la loro indubbia intelligenza. L'ipocrisia dello psichiatra, l'ipocrisia di chiedere scusa, l'ipocrisia dell'Osservatorio dei minori buon frequentatore di «Domenica in». E, siccome l'ipocrisia è sempre tetra, è indispensabile la presenza triste del prete televisivo (il solito don Mazzi) la cui preziosa ipocrisia è di trovarsi lì a fin di bene. Poi c'è il candido direttore Fabrizio Del Noce che stoppa Flavia Prodi ma dà il via libera a Zequila. È la solita storia: in tv, a chi vuol salire i difetti vistosi possono giovare più dei meriti oscuri.
Rissa in diretta tra Zequila e Pappalardo
Il direttore di Raiuno apre un'inchiesta. E dice: «Mai più inviti a quei due»
ROMA - Sono stati i due personaggi simbolo delle due edizioni dell'Isola dei famosi e oggi sono stati protagonisti di una rissa verbale dagli schermi di Domenica In che ha fatto sobbalzare sulla poltrona il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce. Adriano Pappalardo e Antonio Zequila non sono arrivati alle mani solo perché lo studio era pieno di gente e a frapporsi fra loro, oltre ad una sbalordita Mara Venier, c'era tanto di sacerdote, l'onnipresente Antonio Mazzi. Ma c'è mancato davvero poco.[img src=/data/rubriche/4p18hvnixdet0mw7hz6f.jpg alt=Immagine>
IL DIETRO LE QUINTE - A scatenare il parapiglia sarebbe stato un dietro le quinte nel corso del quale Pappalardo avrebbe fatto commenti sulla voglia di protagonismo di Zequila. I due si erano beccati, a quanto sembra, all'insaputa degli autori e lo stesso Pappalardo avrebbe detto a Zequila, secondo alcune testimonianze, che «per avere successo passeresti sul corpo di tua madre». L'apprezzamento non è andato giù all'attore napoletano che durante la diretta ha lanciato minacce al cantante: «Come ti permetti di dire certe cose? Io ti spacco la testa, ti uccido... Non ti permetere più di parlare di mia madre». Ne è scaturito un battibecco a cui hanno preso poi parte anche altri ospiti della trasmissione, incentrata sul tema della raccomandazione, sollevato la settimana scorsa proprio dallo stesso Pappalardo.
LE SCUSE DELLA VENIER - Solo con grande fatica e dopo alcuni minuti di minacce e scambi di apprezzamenti reciproci tra i due ex isolani - e grazie ad un provvidenziale stacco pubblicitario - la Venier è riuscita a riportare la calma. A poco era servito l'appello di don Mazzi a moderare i toni visto che lo scontro è avvenuto poco dopo le 14,30, quando davanti agli schermi ci sono molte famiglie e molti bambini. E proprio ai più piccoli e ai loro genitori la conduttrice si è poi rivolta in diretta chiedendo scusa per l'accaduto. «Purtroppo a volte accadono cose che anche per la padrona di casa sono incontrollabili - ha spiegato la Venier - . Farò il possibile perchè non accada mai più una cosa simile, cercherò di controllare sempre in prima persona quello che accade anche dietro le quinte».
L'INCHIESTA DI DEL NOCE - Il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, ha invece detto di «deplorare vivamente» la lite avvenuta a Domenica In. Del Noce si è rammaricato del fatto «che la lite sia stata lasciata degenerare e la trasmissione non sia stata interrotta in quanto questi spettacoli sono assolutamente incompatibili con la linea editoriale di Raiuno e con i principi del servizio pubblico». «Lunedì- ha detto ancora Del Noce - verrà avviata un'inchiesta interna per accertare la dinamica e le responsabilità di quanto è accaduto. È stata data comunque disposizione che sin da ora coloro che sono stati protagonisti della lite televisiva non siano più invitati nelle trasmissioni di Raiuno».
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