[img src=/data/rubriche/jx4fgv63dwviliv3ce9j1201010350.jpg alt=Immagine align=dx>Bari - Un arbitraggio non dei migliori, qualche errore grossolano, la superficialità e un pizzico di sfortuna sono gli ingredienti necessari per un cocktail che fa pregustare ad una sonora sconfitta. E di certo non era questa la bevanda che avrebbe voluto bere la Chimica D'Agostino Cus Bari, scesa sul parquet casalingo, per la seconda giornata del girone di ritorno, assetata di vittoria.
La squadra barese è stata sconfitta per la settima volta consecutiva e questa domenica ad infliggere l'insuccesso è stata la Spalding Torre de Passeri per 66 - 75.
La partita inizia a favore della squadra locale che impiega appena tre minuti per realizzare un parziale di 12-3. Ma i cussini non riescono a mantenere il predominio sulla partita e il Torre de Passeri rimonta pian piano, arrivando a metà periodo a star sotto di un solo punto, sul 12-11.
I baresi dopo questo vantaggio durato circa 2 minuti, non sono riusciti più ad imporre il loro gioco sugli avversari. Il primo quarto si conclude in favore dei biancorossi per 21-19.
La rimonta degli ospiti è breve. Dopo circa due minuti dall'inizio del secondo periodo passano in vantaggio, grazie ad un canestro più tiro libero che sigla il 21-24. E non impiegano molto a trovare l'allungo di +5.
La squadra di Bray si paralizza, attacca in maniera confusa e commette gravi errori in fase di realizzazione, pur tuttavia cercando insistentemente di riprendere in pugno la partita che alla fine del secondo periodo le rimane sempre a portata di mano. Si va negli spogliatoi sul risultato di 33 a 37.
Al ritorno dagli spogliatoi il Bari perde clamorosamente il controllo del gioco e subisce gli attacchi avversari, che non senza commettere erroracci, riesco ad allungare il passo.
I cussini in questa fase di gioco sono annebbiati, non riescono ad organizzare un gioco tale da condurre alla realizzazione e spesso si affidano, con Conti o Perrucci, a 'speranzosi' tiri da tre per ridurre lo svantaggio. A ciò c'è da aggiungere che i ragazzi di Bray vengono anche bloccati dal nervosismo per alcune presunte sviste dei dirigenti di gara, Chiodi Andrea e Maffei Luca.
Ma una squadra competitiva non si ferma d'avanti a questi imprevisti che dovrebbero essere ostacoli superabili per un roster che mira a raggiungere buoni obiettivi.
La Chimica D'Agostino, questa settimana, ha dimostrato di non appartenere a questa categoria si squadra, irrigidendosi al cospetto di queste anomalie di gioco e non producendo più il bel gioco che era capace di realizzare fino ad un mese fa.
Scoccimarro e soci commettono una serie innumerevole di errori dando la possibilità al Torre de Passeri di chiudere il periodo per 43-58, conducendo un gioco mediocre a differenza del risultato ottenuto.
L'ultimo periodo inizia allo stesso modo del precedente: errori arbitrali, errori del roster di Bray, canestri realizzati dalla squadra ospite. Ma il Cus cerca di rialzare la testa e ci riesce, grazie anche al suo pubblico che la sostiene e al buon umore che si procura dopo qualche tiro andato a buon fine. Al trentaquattresimo i cussini si portano a -8 e grazie ad uno 'sprint' di Perrucci si arriva anche a -6. Ma questa volata biancorossa dura poco mentre gli errori non cessano. Nelle ultime fasi della partita, l'entusiasmo cussino svanisce e la squadra non reagisce più. Gli ultimi due minuti di gioco vedono solo errori da parte dei biancorossi e qualche canestro su tiri liberi da parte degli ospiti.
A pochi secondi dalla fine il pubblico già inizia ad abbandonare il Palacus e al fallo fischiato a tre secondi dalla fine i cussini non si schierano neppure in posizione, lasciando il numero 18 avversario, solo, con i due arbitri, a siglare il 66-75 finale.