[img src=/data/rubriche/pftp77sheruarxsrm7lx.jpg alt=Immagine>
1) come nasci artisticamente e quando ?
Difficile rispondere: diciamo che dopo un periodo dove interpretavo questa passione in maniera hobbystica, mi è stata offerta la possibilità di misurarmi 24h su 24 con la professione, con i problemi, con il pubblico e con i locali. Da allora (era 1985) non ho più potuto smettere, e benché siano arrivate, non subito, delle soddisfazioni economiche, queste ultime non sono mai state una motivazione; sempre e solo l'amore per la ricerca musicale, la lotta all'ovvio, la “sfida” al pubblico nella pista, sono stati i binari del mio percorso.
2) per questa estate che è alle porte quali sono i progetti e le collaborazioni?
Speravo di mettere in moto una macchina “live” che è risultata sempre più complessa man mano che prendeva corpo; per questa nuova avventura dovrò aspettare l'autunno, a breve invece oltre ibiza (Pure Pacha ospite di Pete Tong, WE LOVE allo Space, Made In Italy, ovviamente, all'AMNESIA), Formentera (XUEñO, cos'altro se no?), MIKONOS (CAVO PARADISO, chiaro!) e poi le località balneari italiane, inutile dire che tra le mie preferite sia la data al CLOROFILLA, sono molto affezionato, la considero personalmente una tradizione!
3) quali sono i tuoi ricordi più belli ed emozionati da quando ai iniziato ad oggi ?
Troppi: tocca sceglierne uno! Allora vi parlo della mia serata a NY al SOUND FACTORY BAR, ospite di Vega, nella NY dei miei sogni e dei miei eroi musicali che erano tutti in pista a ballare... Humpries, Terry, Morillo, Disciple, Knucles, Romero, Kenny Dope e tanti altri nel tempio dell'house anni '90! Un emozione indimenticabile: la responsabilità di essere il primo italiano e uno dei pochi europei a toccare la consolle dei Magici MAW... che ve lo dico a fare!!!
4) la musica oggi ..
Un avventura, come sempre, ma ancora più interessante e con più variabili. mi sono tanto battuto negli anni per il crollo del “muro” che divideva house e tecno e vedere oggi la gente libera da questo pregiudizio ideologico mi rende felice e libero di aggiungere colori alla mia tavolozza: il dj non è quello che suona come diceva Bowie ma quello che trasmette; è una ricetrasmittente di emozioni, una micro-radio-pirata delle sensazioni uditive, un battitore libero, un giocatore a tuttocampo.
5) si parla tanto di crisi delle discoteche secondo te quali sono le cause di tutto cio' ?
Recessione economica in parte, crisi di idee e incapacità di investimento culturale da un'altra. Siamo nel guado ma non con l'acqua alla gola: il futuro sarà presto roseo per chi sarà disposto a rischiare con passione.
6) cosa è cambiato oggi, rispetto al passato ?
Tutto e niente; chiaramente certe dinamiche sono e saranno sempre uguali, mentre gli aspetti più esteriori cambiano di concerto alle mode e ai tempi storici. Di sicuro e cambiato il ruolo sociale dei club: oggi il potenziale artistico è maggiore e sarà sulla strada di questa possibilità che secondo me si evolverà il club futuro a venire.
7) il tuo locale ideale come deve essere ?
Ho in parte realizzato con il mio amico e socio Giancarlino un club “ideale”, ed il GOA a Roma, un club governato da due dj che mettono la musica al centro del business e fanno scelte apparentemente anti-economiche. Ma quello che vorrei sviluppare ancora di più è la parte tecnologica, facendo si che potesse offrire al pubblico il migliore impatto dall'audio al video, dalle luci alle scenografie... questo “sogno” ha costi elevatissimi, e solo coinvolgendo le risorse delle aziende potrebbe essere realizzabile. Ci stiamo avvicinando pian piano.
8) quali sono i giovani dj's che stimi di piu' e perche' ?
Ce ne sono molti in giro e tutti molto validi, un nome per tutti: il vostro Skizzo! La stima deriva più che dalle qualità professionali da quelle umane; c'è anche troppa gente che dietro un consolle crede di essere Mozart, è questo è un atteggiamento che fa male alla figura del dj stesso. Il DJ vero, quello con gli attributi, è una persona uguale a quelle che ha di fronte, sono casomai loro a decretare la sua capacità: Questo fatto molti vecchi “senatori” lo dimenticano, dando per scontate cose che non lo sono affatto. Da qui certi aspetti di presunzione e arroganza che possono anche essere spettacolari, ma sono falsi e infondati. In questa attività non c'è mai un momento in cui puoi dire a te stesso: “sono arrivato”, perché se pure fosse il traguardo sarebbe già stato spostato; per fortuna tutto è in movimento e in continua evoluzione e solo chi ha mente aperta, senso del gioco ( to play oltre che suonare vuol dire giocare) e apertura mentale si può candidare a guidare il pubblico nelle scelte musicali: molti DJ emergenti hanno queste qualità.
9)cosa pensi delle nuove tecnologie e in particolare di internet come mezzo mondiale di comunicazione ?
Che sia la forma di comunicazione del nostro tempo, che democraticamente annulli il nord e il sud, che mette in evidenza il contenuto più che la forma... tutte grandi virtù quando sono usate con onestà intellettuale: nessuno può controllare il quoziente di verità in rete, è molto facile far girare falsità e calunnie o pompare cose al di sopra della realtà. E' uno strumento potente e delicato a cui bisogna approcciare con serietà e moralità e un po' di disincanto.
10)cosa ne pensi del nostro sito ?
Tutto il bene possibile anche se penso che se alla dimensione locale si accostassero temi nazionali e internazionali, i lettori potrebbero apprezzare il confronto a vantaggio dei club di casa, che così potrebbero far apprezzare meglio i loro prodotti, in perfetto stile “GLOCAL”....
[img src=/data/rubriche/42vlq829vy067tvyssu5.jpg alt=Immagine>
Intervista a cura di Giando http://www.thefamily.it