Intervista a Dade dei Linea 77

Intervista a Dade dei Linea 77

Abbiamo scambiato due chiacchiere mattutine con Dade dei Linea 77, in occasione dell'uscita, lo scorso 17 Febbraio, del loro nuovo e nono album in studio "Oh!", di cui ha anche curato il bellissimo artwork di copertina.


"Oh!" è una esclamazione di sorpresa. Sulla copertina del disco figura una Alice nel Paese delle Meraviglie dai toni pop, icona dell'innocenza innanzi ad una confusa realtà onirica. Cosa, per i Linea 77, è ancora oggi una sorpresa, è meraviglia?
Ciò che ci sorprende è, paradossalmente, tutto ciò che si lega alla vita reale, al quotidiano. L'ultimo più grande stupore, per me e Chinasky, è l'essere diventati padri, ormai da un anno e mezzo. Una vera rinascita. Il disco stesso è stato scritto durante il periodo di gestazione, ci ha permesso di esorcizzare il peggio del sociale attorno a noi, trasformando questa negatività in energia che potesse rafforzare l'album.


Questo nuovo lavoro segna un essenziale ritorno ad un messaggio crudo e privo di orpelli, un attacco graffiante che risveglia le coscienze. Eppure, in una dimensione quale quella odierna, 2.0, ipnotizzata dall'abuso dei social network, avete optato per un non-video costituito da emoticons per il brano "Presentat-Arm!", divenuto immediatamente virale.
Il nostro è un gioco dei contrasti: ad esempio, una copertina tenue per un disco forte. Non c'è dietro alcuna ipocrisia. Siamo in prima persona coinvolti nel processo dei social network, utilizziamo Facebook e Whatsapp. Il video, cui si legava un contest per chi avesse indovinato tutte le band rappresentate dalle emoticons, ha permesso ad un nostro fan appassionato di vincere l'ingresso gratuito a vita ai nostri concerti. Questo ragazzo si chiama Christian, ci segue da sempre, ed è stato il più veloce ad indovinare. Nel nostro prossimo video comparirà in una scena la schermata del pc su cui abbiamo ricevuto la sua mail!




Venti anni di carriera, da quando siete partiti nella vostra esperienza come cover band dei Rage Against The Machine. In un arco temporale 1993-2015, sapresti elencare tre elementi che oggi restano un vostro marchio di fabbrica?
Di sicuro, le radici dell'hardcore, una rabbia adolescenziale che non ci abbandona mai. Siamo, però, in grado di maturare assieme a questa rabbia, di crescere in meglio. Poi, il riconoscimento del tracollo dell'essere umano ed un senso di delusione per questo. Ancora, la sensazione di far parte di una grande famiglia: siamo amici da decenni, speriamo in futuro di suonare sempre tutti insieme. Siamo liberi mentalmente, senza schemi, non ci siamo mai atteggiati a divi, pur quando avevamo la possibilità di farlo. Magari fossimo nati a Milano ne saremmo stati capaci, ma proprio non ci viene naturale.


I tre featuring presenti nel nuovo album, in particolare quello con Franz dei Fluxus, rappresentano una ulteriore conferma della scelta di riscoprire le basi, l'hardcore degli inizi. Quali sono le sensazioni provate nell'intraprendere una collaborazione con chi è stato un tuo idolo adolescenziale?
Negli anni '90 Venaria, il paese da cui veniamo, era una città florida e piena di forza. I Fluxus rappresentano quello che noi amiamo, la musica che ci piace ed ispira. Ci hanno dato l'idea di scrivere testi in italiano, così da esprimere meglio quello che vogliamo trasmettere e comunicare. Un concerto cui abbiamo assistito a Torino a 17 anni proprio dei Fluxus, ci ha folgorato a tal punto da convincerci a fare ciò che facciamo. Pur essendo una band "fuori dalle scene", ci sentiamo vicini a diversi artisti del panorama italiano, oltre ai Fluxus: dai Tre Allegri Ragazzi Morti, ai Fine Before You Came, a Capovilla, Giulio Favero, Subsonica.


Avete ri-arrangiato parte della tracklist dell'EP andato arso in un incendio, a causa di un corto circuito, "C'eravamo tanto armati". Il sacrificio di questo lavoro non vi ha demoralizzato, dandovi anzi la spinta per rimettervi all'opera senza lasciarvi fermare.
Purtroppo le sfortune accadono, ma non sono le piccolezze ad ostacolarci. Da un disastro come questo, viene fuori un album intero e non un solo EP, più forte e completo! Abbiamo incanalato il peggio della nostra rabbia per l'accaduto per creare qualcosa di migliore.


Il tour vi attende, come e dove vi vedrà impegnati?
Ci entusiasma l'idea di viaggiare di nuovo tutti insieme, di trascorrere notti e concerti fianco a fianco. Abbiamo davanti un tour lungo ed articolato, per il quale stiamo provando moltissimo. Presenteremo quasi tutto il nuovo album, riprenderemo i nostri pezzi classici più amati, ma garantiamo anche belle sorprese!


I Linea77 sul web:
/www.linea77.com
www.facebook.com/linea77official?fref=ts

Intervista a cura di Laura Caprino


 
 

dade, hardcore, linea, linea 77, nuovo album, oh!, presentat-arm!

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