
ARTURO BRACHETTI al Gran Teatro Geox di Padova il 25 e 26/12: tutti i dettagli del doppio show natalizio
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24/12/2015 | luigirizzo
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Direttamente dal Guinness dei Primati, torna a Padova il trasformista più veloce del mondo.
Un doppio appuntamento natalizio incredibile, un ritorno speciale al Gran Teatro Geox.
ARTURO BRACHETTI IN BRACHETTI CHE SORPRESA
venerdì 25 dicembre 2015, ore 18:00
sabato 26 dicembre 2015, ore 18:00
Gran Teatro Geox - Padova
Dopo l'incredibile successo di L'Uomo dai Mille Volti e di Ciak si gira e il trionfo in Canada e Francia di Comedy Majik Cho, il "ciuffo più famoso d'Italia" arriva con i suoi amici nel teatro che più ama, il Gran teatro Geox di Padova, con un nuovo straordinario e imprevedibile varietà per due appuntamenti il 25 e il 26 dicembre.
Il più grande trasformista al mondo, entusiasma il suo pubblico e propone il meglio del quick change, quell'arte da lui stesso reinventata che lo ha reso celebre e acclamato ai quattro angoli del pianeta: in un battito di ciglia (forse due) si trasforma davanti agli occhi degli spettatori dal cappello alle scarpe, cambiando abito ma soprattutto anima. Un caleidoscopio di personaggi che realizza con grandi costumi o solo con pochi oggetti, per ricordarci che "con poco si può fare tutto, basta lasciarsi andare alla fantasia".
Brachetti è un artista a 360°, capace di passare dalla trasformazione ad altre performance. E' oggi il più grande attore-trasformista del mondo, con una "galleria" di oltre 350 personaggi, di cui 100 interpretati in una sola serata. In scena porta la sua vasta esperienza artistica: quick change illusionismo, sand art, mimo, ombre cinesi... il suo repertorio è in continua evoluzione. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti nella sua carriera figurano il premio Molière(FR) eil Laurence Olivier Award(UK). Nel 2014 viene insignito del titolo di Commendatore dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una nomina motu proprio.
Nel varietà di illusionismo contemporaneo "Brachetti che sorpresa" è affiancato da Luca Bono, Luca&Tino e Francesco Scimemi.
LUCA BONO
Giovane talento dell'illusionismo contemporaneo, già presente sui palcoscenici internazionali, Luca Bono è stato definito "l'enfant prodige della magia". Nella recente tournée internazionale ha interpretato la parte del giovane allievo di Brachetti in Comedy Majik Cho, dimostrando le sue abilità di illusionista e di attore. Luca a 17 anni ha vinto, a sorpresa, il Campionato italiano di magia e nel 2012 il Mandrake d'or, considerato il premio Oscar dell'illusionismo assegnato ogni anno ai più promettenti talenti internazionali. Ospite di numerosi programmi televisivi, Luca è stato protagonista di The illusionist- La grande magia, primo talent dedicato all'illusione in cui Bono è stato l'unico italiano ad arrivare in finale. È stato insegnante di Marco Columbro e Catherine Spaak nella prima edizione di Si può fare.
Il suo direttore artistico è Arturo Brachetti.
LUCA & TINO
L'eccentrica coppia della comicità italiana formata da Luca Regina e Tino Fimiani, si rifà alla tradizione della commedia all'italiana, alla scuola clownesca e al mondo circense. Il prestigioso quotidiano francese Le Figaro li ha definiti con entusiasmo i "Laurel e Hardy italiani". Si ispirano ai clown non-parlati come Jacques Tati, Mr Bean e Jango Edwards. Hanno una solida esperienza artistica maturata nelle piazze e sui palcoscenici di tutto il mondo, partecipando ai più prestigiosi festival di teatro comico italiani e internazionali ed esibendosi in italiano, inglese, greco, russo e altre lingue improvvisate (ma non per questo meno comprensibili). Hanno preso parte alla tournée internazionale di Comedy Majik Cho, di cui erano una delle "anime" e di recente sono stati richiesti da diverse trasmissioni televisive europee, tra cui la prestigiosa Signé Taloche trasmessa in Belgio.
FRANCESCO SCIMEMI
Imprevedibile, eclettico, quasi folle: Francesco Scimemi coinvolge (e sconvolge) il pubblico unendo magia e comicità. Da ragazzo studia con profitto al liceo classico, con una spiccata passione per il greco. Debutta sul piccolo schermo nel 1990 con Pippo Baudo a Gran Premio su Rai1 e nella sua carriera colleziona oltre 75 programmi nelle televisioni italiane e internazionali. Lavora in radio, cinema e in teatro: il suo spettacolo one-man-show Magicomio ha toccato le 3.000 repliche. Ha una grande passione per il cinema che porta anche in scena nei suoi sketch.
KEVIN MICHAEL MOORE
Kevin Michael Moore è attore, ballerino e coreografo. Ha studiato danza all'Università del Michigan e alla Alvin Ailey School di New York. Ha collaborato con numerosi coreografi e svariate compagnie di danza negli Stati Uniti e in Europa. In Italia ha lavorato tra gli altri con Antonello Falqui (nel leggendario varietà Al Paradise e Cinema follia su Rai1), Saverio Marconi, Tino Schirinzi, Filippo Crivelli, Robert Altman, Mino Bellei e Renzo Sicco. Ha collaborato con Arturo Brachetti in vari ruoli, con i registi Serge Denocourt e Sean Foley (al Garrick Theatre di Londra) per la produzione canadese Juste Pour Rire.
Quando non è in tour, è un fotografo compiuto, maestro di danza e critico d'arte.
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Due le novità tecniche assolute: il laser, manipolato e utilizzato durante la narrazione; e la scenografia realizzata con l'innovativa tecnica del video mapping, per la prima volta impiegata in Italia in uno spettacolo di varietà.
Dopo l'edizione 2014 con la regia di Davide Livermore, Brachetti che sorpresa 2015 è realizzato con la regia di Davide Calabrese e la consulenza artistica di Leo Ortolani. Tra The Matrix e i Pink Floyd, Brachetti che sorpresa! prende spunto dall'immaginario collettivo per raccontare una storia che in fondo è quella di ognuno di noi. Filo conduttore è l'illusionismo, che Arturo interpreta in chiave contemporanea: un sorprendente viaggio nella fantasia in cui il grande artista, come un cicerone, condurrà il pubblico per mano.
Brachetti che sorpresa! è stato finora applaudito in Italia da 115.000 spettatori nelle due stagioni di rappresentazione.
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Arturo Brachetti
Premi e riconoscimenti nel mondo
1995 Biglietto d'oro (Italia) per Fregoli
2000 premio Molière (Francia) come miglior attore teatrale
2010 Laurence Olivier Award (UK) come Best Entertainment (ricevuto anche negli anni 90 per Y)
2011 nomina a Cavaliere delle Arti e delle Lettere da parte del Ministro della Cultura francese
2013 in prima pagina su Le Monde (settembre)
2013 lo storico museo delle cere Grévin gli dedica una statua a Parigi e una a Montreal (dicembre)
2014 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo nomina Commendatore con un decreto motu proprio
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ARTURO IN 10 NUMERI
1957 anno di nascita
1978 debutto a Parigi al Paradis Latin
14 l'età in cui scopre la magia grazie a un prete, Don Silvio Mantelli
188 centimetri di altezza "al ciuffo"
2.500.000 spettatori complessivi del suo one man show
350 costumi, raccolti nel suo personale ripostiglio
100 cambi di personaggio in una sera
2 (meno di) secondi per un cambio d'abito
5 le lingue in cui si esibisce, 3 quelle che parla correntemente
3 fratelli e sorelle, che sostengono Arturo sin dai suoi esordi; a loro si sono aggiunti 5 nipoti
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21 COSE DI ARTURO CHE (FORSE) NON SAI
1. È protagonista di due storie di Topolino (n.2759 e n. 3091): il suo personaggio si chiama SuperBrack.
2. I suoi cambi d'abito sono così veloci che sono stati registrati nel Guinness World Records: meno di 2 secondi per un cambio. Ma è anche inserito nei primati come il quick change performer più attivo con oltre 250.000 cambi realizzati finora nella sua carriera.
3. Lo scrittore statunitense autore di bestseller Jeaffrey Deaver ha citato Arturo nel libro L'uomo scomparso.
4. Fa parte dell'Inner Magic Circle, una specie di club ristretto a cui appartengono esclusivamente i 300 illusionisti più importanti di tutti i tempi, viventi e non.
5. Non è scaramantico (almeno fino ad ora) e in teatro usa il viola.
6. È stato rapinato da Cattivik nella storia L'apparenza ammazza.
7. Ha una casa magica, con muri che scompaiono, porte che non esistono, oggetti che non sono quelli che sembrano e passaggi segreti.
8. Da ragazzo ha lavorato come concierge in un albergo, il Victoria, nel centro di Torino.
9. Nel 2010 si è "laureato" in Arneis e ha battuto l'asta del Barolo nel 2012 ma... non beve vino!
10. È stato insignito del Mandrake d'or alla carriera, l'equivalente del premio Oscar degli illusionisti.
11. Non sa cucinare ma una volta ha preparato gli agnolotti in diretta televisiva in Canada (dopo un veloce consulto telefonico con la sua mamma) .
12. Disegna bene e ha ricevuto la laurea honoris causa in Belle Arti, corso di studi che ha abbandonato per spostarsi a Parigi e fare l'audizione al Paradis Latin.
13. È stato insignito del Tartufo d'oro come ambasciatore del prezioso tubero nel mondo.
14. Ha una statua di cera a Parigi e una a Montreal nel prestigioso Museo Grévin: entrambe cambiano il costume ogni 30 secondi cioè oltre 1.000 volte al giorno: la sua statua di cera ha battuto il suo stesso record!
15. Ha inciso un disco: la colonna sonora di Amami Arturo. Ma, lo ammette, proprio non sa cantare.
16. Nella sua casa di Torino ha una telecamera rivolta verso la Mole, installata sul suo balcone. Quando si trova all'estero e sente la nostalgia dell'Italia, si collega e guarda il panorama della città.
17. Non ha la televisione. O meglio: il suo vecchio televisore a tubo catodico è collegato a un lettore dvd su cui vede i film e i vecchi caroselli. Tutto il resto lo guarda sulla rete.
18. Ha rubato una parrucca a Jean-Paul Belmondo (l'aveva dimenticata in camerino, non la si poteva lasciare lì e farla finire chissà dove!).
19. I suoi registi preferiti sono Tim Burton e Federico Fellini; l'attore che predilige è Charlie Chaplin; il pittore che ama di più è Magritte.
20. La Settimana Enigmistica gli ha dedicato una domanda della storica rubrica L'edipeo enciclopedico.
21. Per tenersi in forma fa ginnastica alle 2 di notte davanti allo specchio, in mutande, perché così si vedono bene i rotolini di ciccia (dice lui).
Un doppio appuntamento natalizio incredibile, un ritorno speciale al Gran Teatro Geox.
ARTURO BRACHETTI IN BRACHETTI CHE SORPRESA
venerdì 25 dicembre 2015, ore 18:00
sabato 26 dicembre 2015, ore 18:00
Gran Teatro Geox - Padova
Dopo l'incredibile successo di L'Uomo dai Mille Volti e di Ciak si gira e il trionfo in Canada e Francia di Comedy Majik Cho, il "ciuffo più famoso d'Italia" arriva con i suoi amici nel teatro che più ama, il Gran teatro Geox di Padova, con un nuovo straordinario e imprevedibile varietà per due appuntamenti il 25 e il 26 dicembre.
Il più grande trasformista al mondo, entusiasma il suo pubblico e propone il meglio del quick change, quell'arte da lui stesso reinventata che lo ha reso celebre e acclamato ai quattro angoli del pianeta: in un battito di ciglia (forse due) si trasforma davanti agli occhi degli spettatori dal cappello alle scarpe, cambiando abito ma soprattutto anima. Un caleidoscopio di personaggi che realizza con grandi costumi o solo con pochi oggetti, per ricordarci che "con poco si può fare tutto, basta lasciarsi andare alla fantasia".
Brachetti è un artista a 360°, capace di passare dalla trasformazione ad altre performance. E' oggi il più grande attore-trasformista del mondo, con una "galleria" di oltre 350 personaggi, di cui 100 interpretati in una sola serata. In scena porta la sua vasta esperienza artistica: quick change illusionismo, sand art, mimo, ombre cinesi... il suo repertorio è in continua evoluzione. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti nella sua carriera figurano il premio Molière(FR) eil Laurence Olivier Award(UK). Nel 2014 viene insignito del titolo di Commendatore dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una nomina motu proprio.
Nel varietà di illusionismo contemporaneo "Brachetti che sorpresa" è affiancato da Luca Bono, Luca&Tino e Francesco Scimemi.
LUCA BONO
Giovane talento dell'illusionismo contemporaneo, già presente sui palcoscenici internazionali, Luca Bono è stato definito "l'enfant prodige della magia". Nella recente tournée internazionale ha interpretato la parte del giovane allievo di Brachetti in Comedy Majik Cho, dimostrando le sue abilità di illusionista e di attore. Luca a 17 anni ha vinto, a sorpresa, il Campionato italiano di magia e nel 2012 il Mandrake d'or, considerato il premio Oscar dell'illusionismo assegnato ogni anno ai più promettenti talenti internazionali. Ospite di numerosi programmi televisivi, Luca è stato protagonista di The illusionist- La grande magia, primo talent dedicato all'illusione in cui Bono è stato l'unico italiano ad arrivare in finale. È stato insegnante di Marco Columbro e Catherine Spaak nella prima edizione di Si può fare.
Il suo direttore artistico è Arturo Brachetti.
LUCA & TINO
L'eccentrica coppia della comicità italiana formata da Luca Regina e Tino Fimiani, si rifà alla tradizione della commedia all'italiana, alla scuola clownesca e al mondo circense. Il prestigioso quotidiano francese Le Figaro li ha definiti con entusiasmo i "Laurel e Hardy italiani". Si ispirano ai clown non-parlati come Jacques Tati, Mr Bean e Jango Edwards. Hanno una solida esperienza artistica maturata nelle piazze e sui palcoscenici di tutto il mondo, partecipando ai più prestigiosi festival di teatro comico italiani e internazionali ed esibendosi in italiano, inglese, greco, russo e altre lingue improvvisate (ma non per questo meno comprensibili). Hanno preso parte alla tournée internazionale di Comedy Majik Cho, di cui erano una delle "anime" e di recente sono stati richiesti da diverse trasmissioni televisive europee, tra cui la prestigiosa Signé Taloche trasmessa in Belgio.
FRANCESCO SCIMEMI
Imprevedibile, eclettico, quasi folle: Francesco Scimemi coinvolge (e sconvolge) il pubblico unendo magia e comicità. Da ragazzo studia con profitto al liceo classico, con una spiccata passione per il greco. Debutta sul piccolo schermo nel 1990 con Pippo Baudo a Gran Premio su Rai1 e nella sua carriera colleziona oltre 75 programmi nelle televisioni italiane e internazionali. Lavora in radio, cinema e in teatro: il suo spettacolo one-man-show Magicomio ha toccato le 3.000 repliche. Ha una grande passione per il cinema che porta anche in scena nei suoi sketch.
KEVIN MICHAEL MOORE
Kevin Michael Moore è attore, ballerino e coreografo. Ha studiato danza all'Università del Michigan e alla Alvin Ailey School di New York. Ha collaborato con numerosi coreografi e svariate compagnie di danza negli Stati Uniti e in Europa. In Italia ha lavorato tra gli altri con Antonello Falqui (nel leggendario varietà Al Paradise e Cinema follia su Rai1), Saverio Marconi, Tino Schirinzi, Filippo Crivelli, Robert Altman, Mino Bellei e Renzo Sicco. Ha collaborato con Arturo Brachetti in vari ruoli, con i registi Serge Denocourt e Sean Foley (al Garrick Theatre di Londra) per la produzione canadese Juste Pour Rire.
Quando non è in tour, è un fotografo compiuto, maestro di danza e critico d'arte.
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Due le novità tecniche assolute: il laser, manipolato e utilizzato durante la narrazione; e la scenografia realizzata con l'innovativa tecnica del video mapping, per la prima volta impiegata in Italia in uno spettacolo di varietà.
Dopo l'edizione 2014 con la regia di Davide Livermore, Brachetti che sorpresa 2015 è realizzato con la regia di Davide Calabrese e la consulenza artistica di Leo Ortolani. Tra The Matrix e i Pink Floyd, Brachetti che sorpresa! prende spunto dall'immaginario collettivo per raccontare una storia che in fondo è quella di ognuno di noi. Filo conduttore è l'illusionismo, che Arturo interpreta in chiave contemporanea: un sorprendente viaggio nella fantasia in cui il grande artista, come un cicerone, condurrà il pubblico per mano.
Brachetti che sorpresa! è stato finora applaudito in Italia da 115.000 spettatori nelle due stagioni di rappresentazione.
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Arturo Brachetti
Premi e riconoscimenti nel mondo
1995 Biglietto d'oro (Italia) per Fregoli
2000 premio Molière (Francia) come miglior attore teatrale
2010 Laurence Olivier Award (UK) come Best Entertainment (ricevuto anche negli anni 90 per Y)
2011 nomina a Cavaliere delle Arti e delle Lettere da parte del Ministro della Cultura francese
2013 in prima pagina su Le Monde (settembre)
2013 lo storico museo delle cere Grévin gli dedica una statua a Parigi e una a Montreal (dicembre)
2014 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo nomina Commendatore con un decreto motu proprio
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ARTURO IN 10 NUMERI
1957 anno di nascita
1978 debutto a Parigi al Paradis Latin
14 l'età in cui scopre la magia grazie a un prete, Don Silvio Mantelli
188 centimetri di altezza "al ciuffo"
2.500.000 spettatori complessivi del suo one man show
350 costumi, raccolti nel suo personale ripostiglio
100 cambi di personaggio in una sera
2 (meno di) secondi per un cambio d'abito
5 le lingue in cui si esibisce, 3 quelle che parla correntemente
3 fratelli e sorelle, che sostengono Arturo sin dai suoi esordi; a loro si sono aggiunti 5 nipoti
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21 COSE DI ARTURO CHE (FORSE) NON SAI
1. È protagonista di due storie di Topolino (n.2759 e n. 3091): il suo personaggio si chiama SuperBrack.
2. I suoi cambi d'abito sono così veloci che sono stati registrati nel Guinness World Records: meno di 2 secondi per un cambio. Ma è anche inserito nei primati come il quick change performer più attivo con oltre 250.000 cambi realizzati finora nella sua carriera.
3. Lo scrittore statunitense autore di bestseller Jeaffrey Deaver ha citato Arturo nel libro L'uomo scomparso.
4. Fa parte dell'Inner Magic Circle, una specie di club ristretto a cui appartengono esclusivamente i 300 illusionisti più importanti di tutti i tempi, viventi e non.
5. Non è scaramantico (almeno fino ad ora) e in teatro usa il viola.
6. È stato rapinato da Cattivik nella storia L'apparenza ammazza.
7. Ha una casa magica, con muri che scompaiono, porte che non esistono, oggetti che non sono quelli che sembrano e passaggi segreti.
8. Da ragazzo ha lavorato come concierge in un albergo, il Victoria, nel centro di Torino.
9. Nel 2010 si è "laureato" in Arneis e ha battuto l'asta del Barolo nel 2012 ma... non beve vino!
10. È stato insignito del Mandrake d'or alla carriera, l'equivalente del premio Oscar degli illusionisti.
11. Non sa cucinare ma una volta ha preparato gli agnolotti in diretta televisiva in Canada (dopo un veloce consulto telefonico con la sua mamma) .
12. Disegna bene e ha ricevuto la laurea honoris causa in Belle Arti, corso di studi che ha abbandonato per spostarsi a Parigi e fare l'audizione al Paradis Latin.
13. È stato insignito del Tartufo d'oro come ambasciatore del prezioso tubero nel mondo.
14. Ha una statua di cera a Parigi e una a Montreal nel prestigioso Museo Grévin: entrambe cambiano il costume ogni 30 secondi cioè oltre 1.000 volte al giorno: la sua statua di cera ha battuto il suo stesso record!
15. Ha inciso un disco: la colonna sonora di Amami Arturo. Ma, lo ammette, proprio non sa cantare.
16. Nella sua casa di Torino ha una telecamera rivolta verso la Mole, installata sul suo balcone. Quando si trova all'estero e sente la nostalgia dell'Italia, si collega e guarda il panorama della città.
17. Non ha la televisione. O meglio: il suo vecchio televisore a tubo catodico è collegato a un lettore dvd su cui vede i film e i vecchi caroselli. Tutto il resto lo guarda sulla rete.
18. Ha rubato una parrucca a Jean-Paul Belmondo (l'aveva dimenticata in camerino, non la si poteva lasciare lì e farla finire chissà dove!).
19. I suoi registi preferiti sono Tim Burton e Federico Fellini; l'attore che predilige è Charlie Chaplin; il pittore che ama di più è Magritte.
20. La Settimana Enigmistica gli ha dedicato una domanda della storica rubrica L'edipeo enciclopedico.
21. Per tenersi in forma fa ginnastica alle 2 di notte davanti allo specchio, in mutande, perché così si vedono bene i rotolini di ciccia (dice lui).
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