Nightguide intervista i Se Naoko

Nightguide intervista i Se Naoko


I Se Naoko si cono aggiudicati lo scorso anno il premio della critica al Festival delle storie e delle arti città di Riccione; si sono lasciati ispirare, per il nome dal libro Norwegian Wood di Murakami e hanno pubblicato il nuovo singolo, Di Cenere, da poco. Ne abbiamo parlato con loro.

Ho letto che Se Naoko è un nome ispirato a Norwegian Wood di Murakami. Siete vicini al romanzo anche come atmosfere, e quanto vi lasciate influenzare dalle arti che vi circondano (tipo letteratura, cinema, teatro ecc.)? Quali musicisti vi influenzano di più?
Più che dirci vicini a qualcosa in particolare sentiamo di essere molto aperti rispetto a tutto ciò che ci circonda, quindi sì, veniamo molto toccati da ciò che ci sta attorno. Si tratta di un processo molto naturale, comunque - un po' come un'influenza batterica - e non di “voler essere simili a qualcuno”. Ciò che ci contagia lo fa in modo a noi inconsapevole, per questo poco fa l'ho paragonato ai germi. Per quanto mi riguarda leggo molti libri. Di italiani comunque ammiriamo parecchio i Bluvertigo, gli Afterhours e i Diaframma, ma anche Neffa, Piero Ciampi, Motta e Le luci della centrale elettrica.


Di Cenere è uscito da pochissimo, potete raccontarci qualcosa sul pezzo? Perché avete deciso di farlo uscire come primo singolo, e come è stato accolto sulle piattaforme digitali?
Di Cenere è stato il terzo testo che ho scritto - penso di averci messo tre o quattro mesi - e su questo pezzo, in via del tutto eccezionale, abbiamo collaborato con Filippo Dao Savoia, un caro amico producer. 
Abbiamo scelto Di Cenere come singolo per via della sua orecchiabilità e del “dolore dolce” creato dal testo insieme agli accordi ripetuti su quel tipo sdi arrangiamento. È stato accolto molto bene, abbiamo ricevuto alcune recensioni parecchio lusinghiere, ma la strada che vogliamo percorrere è ancora lunga. Dal vivo suoniamo quindici brani - Il Nord ne contiene cinque - e in cantiere si stanno muovendo delle discrete opportunità, che stiamo valutando.


Com'è andata la registrazione dei videoclip? 
Da un certo punto di vista è stata divertente, da un altro disastroso: per cause di forza maggiore tutte le riprese sono state effettuate in un solo giorno. Siamo riusciti a portarlo casa solo grazie ad Axelina Gunnarsson - videomaker - e a tutti gli altri amici coinvolti: in pratica le comparse.


Potete dirci anche qualcosa su Il Nord, il disco appena uscito? Com'è andata la registrazione?
Il Nord è il prodotto di parecchio lavoro, specialmente la title-track del disco, in cui ha suonato il violoncello Daniela Savoldi, che spesso affianca Le Luci della centrale elettrica e Mannarino. 
Abbiamo lavorato in tre diversi studi di registrazione: inizialmente al The Convent di Livio Boccioni, poi al Deck, di Gianluca Morelli - produttore e polistrumentista dei Landlord - e infine in WB Productions, lo studio della nostra etichetta, affiancati da Stefano Gabriele Belforte. 


Come funzionate, come scrivete le canzoni? C'è qualcuno che scrive o lavorate tutti insieme?
Di solito le idee partono da me o da Giammarco, il chitarrista. Tanto che cantiamo tutti e due. Ho scritto tutti i testi tranne Cerbero, una delle tracce preferite di chi viene a sentirci dal vivo, quella è opera sua. Lavoriamo tutti insieme quando arriva il momento di suonarle in sala prove, renderle vive: solo allora decidiamo tutto.


Avete date  in programma? E come sono andate quelle passate?
Veniamo da una trentina di date fra l'estate scorsa e quest'inverno, ma per ora siamo troppo impegnati. Il nostro booking - Band Management - è in contatto con parecchi locali ma credo che un vero tour lo faremo a Settembre, per lanciare il nuovo disco. Il Nord rappresenta una sorta di “tappa conclusiva”, non l'inizio di qualcosa. Suoneremo al Polo Est 3.0 di Bellaria il 1 Luglio, e di qui a breve annunceremo altre date estive, ma niente tour fino al termine dell'estate.


Avete qualche consiglio per chi inizia a suonare adesso?
Fregarsene di ciò che gli sta attorno.


Riuscite a dirci i vostri tre dischi preferiti, quelli che non possono mancare nella vostra collezione?
Unknown Pleasure - Joy Division
Tin Drum - Japan
6 Feet Beneath The Moon - King Krule
 

interviste, se naoko

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