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DUE DATE IN ITALIA
26 febbraio - Monk, Roma
27 febbraio - Ohibò, Milano
Info: DNA Concerti
Diretto da Ian Cone, l'ipnotico video di “We Cant't Be Found” è costruito attorno ad un brano sinuoso, caratterizzato da cori a cascata e dalla voce potente del frontman Franklin James Fisher. “Mi sembra che i video musicali di successo siano quelli che fanno riflettere e che trasmettono il mood del brano agli ascoltatori.” afferma il chitarrista Lee Tesche. “In questo caso abbiamo collaborato con l'artista Lloyd Benjamin cercando di incorporare alcune sue sculture in modo astratto, facendo così riferimento al paesaggio urbano distopico presente nei film espressionisti tedeschi degli anni '30. Il risultato aspira ad essere qualcosa a metà tra i lavori inquietanti di Darius Khondji e le scenografie di The Cabinet of Dr. Caligari o Metropolis di Fritz Lang.”
“We Can't Be Found” segue la pubblicazione di “Void”, brano accompagnato da un video viscerale girato ad Atlanta, la città natale della band, e dal video per “Dispossession” girato nei sobborghi di Noisy-le-Grand a Parigi. The Guardian ha descritto il secondo singolo come “alimentato, come sempre, dalla voce da predicatore di Franklin James Fisher e intensificata da sinistri cori gospel. La band di Atlanta si prepara a lottare contro l'oppressione.”
A febbraio gli Algiers partiranno per un tour britannico da headliner, visitando il Village Underground di Londra e altre città come Brighton, Manchester, Glasgow e Leeds, prima di continuare in Europa e Nord America. La band passerà dall'Italia per due imperdibili date: il 26 febbraio al Monk di Roma e il 27 febbraio al Circolo Ohibò di Milano (Info: DNA Concerti)
L'album è stato registrato nel corso dell'ultimo anno a New York dagli amici di infanzia Franklin James Fisher, Ryan Mahan e Lee Tesche, originari di Atlanta, e dal batterista Matt Tong, ed è stato prodotto da Randall Dunn [Sunn O))), Earth> e Ben Greenberg [Zs, Uniform>. Il titolo dell'album si rifà al romanzo dello scrittore di Atlanta Blake Butler, una fonte di ispirazione per la band nel corso della scrittura dell'album.
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“Even those aware of the ideals of this outspoken four-piece will find their latest direction on There Is No Year traversing unprecedented ground,” says Butler in his bio for the album. “From the instant synth-pulse of the opening seconds of There is No Year, it's clear that Algiers have set out to stake new ground, internally as much as sonically. At the forefront of this evolution is the centrality of power housed in Algiers' multi-instrumentalist lead vocalist, Franklin James Fisher, whose voice and words provide the backbone of the album, his lyrics sourced entirely from an epic poem, Misophonia, composed during his search for meaning amidst a protracted personal period of anxiety and lack.
Under the direction of producers Randall Dunn (Sunn O))), Earth, Oren Ambarchi) and Ben Greenberg (Zs, Uniform, The Men), There Is No Year encompasses future-minded post-punk R&B from the trapped heart of ATL, where they began; to industrial soundscapes à la 4AD-era Scott Walker or Iggy & Bowie's Berlin period; to something like the synthetic son of Marvin Gaye and Fever Ray. The whip-tight rhythm section of multi-instrumentalist Ryan Mahan and Matt Tong (ex-Bloc Party) moves back and forth from infectious menace to sci-fi soundtrack to big band fever dream. Mahan's beat programming and synth constructions fill out the fibrous threshold, while Tesche's sound-sleeves and aural-layering shapeshift into a richly polished means of exploration, revealing more and more the deeper you delve.
Leggi QUI la biografia completa scritta da Blake Butler.
ALGIERS—THERE IS NO YEAR
1. There Is No Year
2. Dispossession
3. Hour of the Furnaces
4. Losing is Ours
5. Unoccupied
6. Chaka
7. Wait for The Sound
8. Repeating Night
9. We Can't Be Found
10. Nothing Bloomed
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