Nightguide intervista Astol

Nightguide intervista Astol


Astol è una delle promesse del rap italiano: le sue canzoni parlano d'amore, relazioni e ragazze, e i suoi video su YouYube fanno milioni di visualizzazioni. Il suo primo lavoro, Believe, è uscito il 23 febbraio e ne abbiamo parlato con lui.



Il 23 febbraio è uscito il tuo primo disco per Believe, ma avevi già una bella schiera di fan prima che uscisse, fra social e YouTube: come ti fa sentire l'idea che ci siano un sacco di persone, la fuori, che ascoltano quello che hai da dire? E puoi raccontarci qualcosa sul disco, il tuo modo di scrivere, di fare musica?


Mi fa stare bene, amo i miei fan. E' soltanto grazie a loro se tutto questo sta diventando realtà. Amo scrivere, amo raccontare quello che mi succede. Ogni situazione, ogni emozione può diventare ispirazione, poi rima e poi canzone... E quest'album è come se fosse un diario, ogni brano racconta un momento preciso. La mia musica e le mie parole arrivano alla gente perchè descrivo ciò che poi in fondo accade a tutti, e tantissimi si rispecchiano nelle cose che scrivo. Capita a tutti di innamorarsi, a me praticamente tutti i giorni. Spesso e volentieri le idee mi vengono in giro, ed ecco che annoto quell'emozione sulle note dell'Iphone. Poi vado da Jeremy Buxton e iniziamo a creare la base, partendo però da un'idea di brano ben precisa. Tra noi c'è grande sintonia, gran parte del successo di questo disco è merito del suo talento e delle sue capacità.


Il rap viene considerato da parecchi, me compresa, il nuovo modo di fare poesia. Tu che ne pensi, che cosa vedi nel rap?


E' come dici tu, il rap è il nuovo modo di fare poesia. Ë' un genere in continua evoluzione e riesce a dare voce a tantissimi.


La tua musica è stata definita “rap contaminato”, quindi la domanda è d'obbligo: quali sono le tue influenze, chi è che ti ha contaminato più di tutti?


Ho ascoltato praticamente di tutto. Nei miei brani quello che sicuramente si nota è un'amore per la melodia. Mi piace cantare e poi pensare che quel brano sarà cantato da tante persone. Anche questo è uno dei miei punti di forza. Mi piacciono i ritornelli, quelli che comunque emozionano e che rimangono. Le mie influenze sono sicuramente gli artisti sudamericani, primo fra tutti Bad Bunny. Mi piace il suo stile. Ma anche Ozuna, Nicky Jam o Romeo Santos. Mi piace quella musica, è la stessa che ascolto nei momenti liberi o in macchina. Sono anche fan di Justin Bieber.


Hai partecipato alle selezioni di Amici, credi che sia un buon trampolino di lancio, o che alcuni rischino di finire in un tritacarne televisivo ed essere dimenticati un paio di anni dopo? Che sensazione ti ha lasciato?
Ho affrontato la sfida a modo mio, divertendomi tanto. 'Amici' è un bellissimo contesto, dove veramente hai l'opportunità di lavorare con tanti professionisti. Per me che davvero vengo dal niente, per me che sono partito da zero con soltanto dei singoli sul web è già una soddisfazione esserci arrivato. Ho avuto l'occasione di fare una lezione di canto col grande Pino Perris. Poi i ragazzi della redazione sono veramente fantastici, sempre a disposizione degli allievi. Ho quindi grande piacere a parlarne e penso che possa essere un trampolino di lancio importante.


Come sono andati gli In-store a Roma, Milano e Napoli? Bella accoglienza?
Molto bene, non mi sarei mai aspettato così tanta gente. Sono contento. L'instore di Napoli però è stato posticipato di qualche giorno, causa bufera di neve e, ora che sto rispondendo alle tue domande, non si è ancora svolto ed è previsto per giovedì 1 marzo.


Che rapporto hai con i tuoi fan? Il rap sembra essere amato sempre più dalle generazioni non solo giovani, ma anche giovanissime: vale anche per te?
Ho un rapporto unico con i fan, cerco sempre di coinvolgerli e rispondere ai loro tantissimi messaggi. Li amo.


Adesso odiami pure, se vuoi: quali sono i tre album di cui non potresti fare a meno, quelli che non possono mancare nella tua collezione?
Beh, il mio. La dura legge del Gol degli 883. Purpose di Justin Bieber.


Hai un consiglio per chi inizia a fare musica adesso?
Siate originali, sempre.


Per ascoltare Astol, potete cliccare qui.
 

astol, interiviste

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