NIGHTGUIDE INTERVISTA Il chitarrista Fredrik Akesson, MEMBRO STORICO DELLA BAND SVEDESE OPETH

NIGHTGUIDE INTERVISTA Il chitarrista Fredrik Akesson, MEMBRO STORICO DELLA BAND SVEDESE OPETH

Ci sono poche band che possono essere paragonate agli Opeth. Da quando si sono formati nel 1990 nel piccolo sobborgo di Bandhagen, gli svedesi hanno sfidato le convenzioni e, soprattutto, hanno realizzato 12 album incredibilmente belli, intrinsecamente intensi, per diventare una delle migliori band del pianeta. Chiedi a qualsiasi fan di Opeth e ti diranno tutti la stessa cosa: gli Opeth sono impareggiabili. E, secondo noi, stanno solo migliorando.


Sorceress, il loro primo per Nuclear Blast tramite l'etichetta Moderbolaget Records, è la prova che il leader Mikael Åkerfeldt ha una grandezza interiore infinita. Dall'opening dell'album "Persephone" a "The Wilde Flowers" e "Strange Brew" e per non parlare di "Sorceress" e "Sorceress II", la dodicesima opera degli Opeth è un'avventura senza eguali, in cui le visioni cambiano in modo intelligente e segreto.


Il 2 novembre le leggende svedesi del progressive metal OPETH pubblicheranno “Garden of the Titans: Live at Red Rocks Amphitheater” su Moderbolaget Records / Nuclear Blast Entertainment. Questo storico evento è stato catturato su DVD, Blu-Ray e vinile, durante la loro esibizione tenutasi l'11 maggio 2017 al Red Rocks Amphitheatre di Denver, CO. Sia il DVD che il Blu-ray includeranno un CD audio.


Per l'uscita di questo imperdibile cofanetto live, abbiamo incontrato il chitarrista Fredrik Akesson.

 
NG. Mi fa molto piacere parlare con te perché ti conosco molto bene e sono molto curioso di sapere qualcosa di questo live album che uscirá a Novembre, quindi puoi anticipare qualcosa per i nostri lettori?
 
FA. É stato registrato a Maggio dell'anno scorso, non ricordo la data esatta (ma é facile da sapere). ma era un giorno speciale...

 
NG. ...e anche un luogo speciale.
 
FA. Intendo giorno speciale per via del luogo speciale, perché stavamo registrando anche un DVD live, quindi sará sia CD, che vinile, che DVD ovviamente, ed é una di quelle situazioni in cui hai una sola possibilitá, quindi dai il meglio di te. É stata una serata speciale e nn avevamo mai fatto un DVD live all'aperto, quindi é diverso da quello precedente, é piú epico, e c'erano molte persone, circa 7000, quindi é stato uno scenario magico, avevamo una telecamera che andava da sopra all'area dove la gente stava in piedi fino all'area dei posti a sedere, rende molto bene in DVD, non so se tu l'hai giá visto...

 
NG. No, non ancora, ho visto qualche anticipazione, qualche trailer, ma non il DVD intero. 
Ma pensavo a questa cosa di come sia nato il DVD, perché farlo adesso, é stata una cosa del tipo "mah, sí, facciamo un DVD", o é stato piú un climax della vostra carriera?
 
FA. Sí, non vogliamo fare un DVDdopo ogni album in studio, l'ultima volta che abbiamo realizzato un DVD é stato dopo 'Watershed', dopodiché abbiamo fatto uscire altri tre album in studio, quindi abbiamo pensato che potevamo fare un DVD con diverse canzoni che non erano nel DVD precedente e tralaltro il nostro manager Andy ci ha dato l'opportunitá di registrarlo a Red Rocks: non sapevo molto di quest'arena fino ad ora, abbiamo cercato informazioni online, abbiamo visto delle foto e abbiamo capito che sarebbe stato qualcosa di diverso, abbiamo pensato che ne valeva la pena, e anche il fatto che, come ho detto, avevamo nel frattempo fatto altri tre album in studio.

 
NG. Quindi é qualcosa che é avvenuto spontaneamente...
 
FA. Mah, é una cosa che ci é stata proposta tre mesi prima dello show, perché necessita di parecchia pianificazione, una crew audio specializzata per registrare a dovere e diversi permessi per usare l'arena e tutto il lavoro burocratico di contorno.

 
NG. Ho una piccola curiositá personale: come mai avete deciso di aprire con 'Sorceress'?
 
FA. Perché questo live set é basato su quello che suoniamo live, si trattava del 'Sorceress Tour', per tutto questo tour iniziavamo con 'Sorceress' e poi 'Ghost of Perdition' come secondo pezzo, in un certo senso abbiamo legato i due pezzi insieme perché secondo noi funzionava bene. É un modo differente di aprire uno show che non é necessariamente legato al posto, ma a noi piaceva e crediamo sia piaciuto anche al pubblico.

 
NG. Nel vostro passato recente, negli ultimi due album, ho notato che avete aumentato la componente prog-rock a scapito della componente death-rock, come mai questo passaggio?
 
FA. Beh, penso che, poiché Mikael Åkerfeldt scrive la maggior parte dei pezzi, quasi tutto, abbiamo composto giusto un paio di pezzi insieme in passato, dipende da dove vuoi andare quando provi a fare qualcosa di differente dall'album precedente, credo che sia un po' come il fatto che tre album in un certo senso sono collegati tra loro, come 'Ghost Reveries' e 'Watershed' che sono in qualche modo legati tra loro, credo che sia un po' dov'é la nostra ispirazione musicale al momento. Ci piace ancora suonare le cose death metal e prog dal vivo, suoniamo ancora una bella fetta di quella  parte di Opeth, é una parte molto importante, non vogliamo rinnegarla, ci piace ancora molto suonarla.

 
NG. Potrebbe essere una sorta di maturitá artistica il fatto di fare questo tipo di musica invece di quello degli esordi?  Io non sono un musicista, ma quando ascolto death rock, prog rock o death metal, penso che ci siano numerose differenze stilistiche tra questi generi e mi sembra che il prog rock sia qualcosa di piú complicato dal punto di vista tecnico; quindi puó essere una necessitá di maturitá nella vostra musica?
 
FA. Sí, senz'altro puó avere a che fare con quest'aspetto, voglio dire, non abbiamo piú 25 anni, quindi anche questo influenza...

 
NG. No, non dirlo, non lo sa nessuno!
 
FA. Ok, allora, non abbiamo piú 12 anni!
Insomma, la gente cresce e vuole provare cose diverse. Una cosa é certa: abbiamo sempre voluto evolverci, diventare musicisti e compositori migliori, semplicemente c'é un impronta del momento in cui ci si trova quando una band registra un album ma non sai cosa accadrá la volta dopo.

 
NG. Dunque, considerando che ora avete 25 anni, guardando gli ultimi due anni si puó dire che la carriera degli Opeth faccia parte della storia della musica contemporanea. In tutti questi anni avete avuto un sacco di collaborazioni, quale di queste ha influenzato maggiormente il vostro stile, la vostra musica, anche dopo aver fatto queste collaborazioni?
 
FA. Intendi per me personalmente?

 
NG. Sia per te che per la band.
 
FA. Quando abbiamo fatto 'Heritage' avevamo Alex Acuña, percussionista storico dei Weather Report, e quello fu fighissimo, perché portó la sua professionalitá e suonava tutto perfetto al primo take, era quasi magico, c'era quest'atmosfera soprannaturale quando usava tutti i suoi vari strumenti, e anche il flautista Svedese, che purtroppo é mancato poco dopo aver registrato quest'album, il leggendario Björn J:son Lindh, probabilmente famoso piú che altro famoso in Svezia, ha suonato in diverse hit internazionali, aveva uno stile unico, ed é ovviamente molto interessante collaborare con persone simili. Abbiamo collaborato per l'arrangiamento d'archi con Dave Stewart, non l'omonimo componente degli Eurythmics, ha arrangiato gli archi per 'Pale Communion', e questo é stato magico, era in una prog band negli anni '70 chiamata Egg e ha fatto molto altro da allora, arrangiamenti per archi per moltissima gente. E nell'ultimo album 'Sorceress' anche abbiamo una pesona di nome Malone, lui aveva lavorato coi Black Sabbath in 'Sabbath Bloody Sabbath' e ha anche prodotto il primissimo album degli Iron Maiden, non l'ho mai incontrato personalmente ma ha fatto un lavoro straordinario. 
Una collaborazione che abbiamo fatto e che é stata molto differente fu per il concerto con un'orchestra sinfonica e un coro in Bulgaria, quella fu un po' una sorpresa, si puó ascoltare in alcuni contenuti extra dell'ultimo album come 'Demon of the Fall' e altre canzoni.

 
NG. Sembra davvero eccezionale...
 
FA. Fu molto strano, perché noi non sapevamo come sarebbero stati gli arrangiamenti fino al giorno prima a Budapest quando abbiamo fatto le prove con quest'orchestra gigantesca, non abbiamo neanche potuto controllare gli arrangiamenti prima, quindi é stato molto interesante e sorprendente in quell'occasione.

 
NG. C'é qualcuno o una band in particolare con cui tu personalmente vorresti collaborare, quasi come fossi un fan?
 
FA. Ne sto facendo una ora, ne ho giá accennato quindi penso di poterne parlare: é appena agli inizi, ma stiamo faccendo qualcosina con Biff Byford, cantante dei Saxon. Stiamo lavorando un pochino al suo album solitsta, parlando di futuro immediato, ma anche coi Saxon in generale.
Ascolto i Saxon da quando sono piccolo, quindi é pazzesco scambiarsi email, riff di chitarra e idee per le canzoni; l'altro giorno mi é arrivata una traccia vocale che ha registrato sulla base di una mia canzone, e questo é molto figo.
Ho anche collaborato all'ultimo album solista del cantante degli Emperor, Ihsahn; ho molto rispetto anche per lui e sono stato molto onorato del fatto che mi abbia chiesto di essere nel suo ultimo album.

 
NG. E c'é qualcosa di nuovo per la band in futuro? Magari un nuovo album in studio?
 
FA. Sí, faremo un nuovo album in studio quest'Autunno. Non posso dire molto di piú, non me lo permettono! Ma ci stiamo lavorando parecchio al momento.

 
NG. Se mi dici qualcosa poi mi devi uccidere!
 
FA. Sará un ottimo lavoro, sei assolutamente invitato a chiamarmi per un'altra intervista quando sará il momento.

 
NG. Certo!  Un altro paio di domande che faccio a tutti gli artisti, perché sono molto curioso di sapere queste cose personali: vorrei sapere, dopo tutti questi anni, cosa la musica rappresenta per te in tre parole. Puó essere una frase di tre parole, tre sostantivi, tre aggettivi, quello che vuoi.
 
FA. Rappresenta qualcosa che é fuori dal tempo e dallo spazio - sono troppe parole, ma, usandone meno, il tempo cessa di esistere, perché quando sei sul palco non guardi l'orologio, anche se sei a uno show, vai perché ti interessa, puó durare due ore ma sembrano mezz'ora.

 
NG. Come fosse un buco temporale.
 
FA. Sí, il tempo si ferma immobile. É una sorta di fuga dalla realtá.

 
NG. L'ultima domanda, che é molto difficile, tutti cadono su questa domanda: pensando a quando eri un teenager, quali sono i tre album che non potevano mancare nella tua collezione e perché?
 
FA. É dura ma ne sceglieró tre. Probabilmente sarebbero 'Piece of mind' degli Iron Maiden, il primo album degli Yngwie Malmsteen 'Rising Force' e 'Stargazer' dei Rainbow di Dio.

 
NG. C'é qualche racconto in particolare sul perché di questi tre album, qualche aneddoto?
 
FA. Beh, 'Piece of Mind' degli Iron Maiden era il secondo album di hard rock che ho comperato da piccolo, avevo forse 8 o 9 anni, e mi piace ancora oggi, credo che abbia canzoni incredibili, Adrian Smith suona delle parti di chitarra meravigliose, Bruce Dickinson canta in maniera fantastica e ci sono molte canzoni belle.
Yngwie Malmsteen: quando uscí quell'album noi ragazzini rimanemmo scioccati, quando questo primo album uscí c'era molta piú chitarra, era di grande ispirazione per spingerci a migliorare; penso ancora che sia il suo album migliore ed é interessante ascoltarlo ancora oggi.
Qual era il terzo? Ah sí, 'Rising' dei Rainbow: é un album magico, quei riff pesanti sono senza tempo per me e sono un grande fan della voce di Ronnie Dio, c'era Cozy Powell alla batteria e Blackmore, uno di quegli album magici, epici.

 
NG. State progettando di venire in Italia con gli Opeth? Avete delle date?
 
FA. É difficile parlare di piani veri e propri, ma, appena abbiamo finito e fatto uscire l'album nuovo verremo senz'altro in Italia, ci siamo divertiti molti al nostro ultimo concerto, c'era una grande risposta dal pubblico. Spero potremmo venire anche prima e suonare a dei festival estivi.

 
NG. Magari qualcosa come Firenze Rocks o simili...
 
FA. Non so ancora nulla ma se ci verrá fatta un'offerta la considereremo senz'altro, sarebbe bello fare piú date in Italia quando veniamo in tour.

 
NG. Sarebbe un piacere per me venire perché di solito faccio il fotografo ai concerti e sarebbe un vero piacere incontrarvi quando venite in Italia e fare foto dei vostri live.
 
FA. Fantastico, sí, certo!

 
NG. Fredrik, mille grazie per quest'intervista e spero di vedervi in futuro dal vivo e voglio dirti che sei un musicista incredibile.
 
FA. Oh, mille grazie, questo significa molto per me, e salutaci l'Italia!

 
Intervista a cura di Luigi Rizzo
Copy writing a cura di Sonja Amoretti

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