“ALI” è il nuovo album della cantautrice di respiro internazionale Monica Shannon: un concept ispirato all'amore che descrive in musica, storie, sentimenti ed emozioni nelle forme più intense e variopinte.
“Ali” racchiude 9 brani, 7 composti dalla stessa Monica più 2 cover scelte proprio per il “concept”. Tutte le canzoni sono cullate da una contaminazione musicale che va dal sound irlandese al rock al jazz.
«Io sono un 9 e tu? Sai che la data di nascita nasconde un numero? Basta sommare tutte le cifre che la compongono, estrarre un risultato da 1 a 9 e sarà davvero curioso ed interessante interpretare il suo significato. Ogni numero infatti racchiude caratteristiche, attitudini e consigli per la propria realizzazione. Il mio 9 è diventato per me una sorta di porta fortuna e così, come per il mio primo album “Beyond 9”, anche per questo cd ho scelto di inserire 9 brani». Monica Shannon
Nightguide ha intervistato la cantante per voi.

Ciao Monica. Che tipo di concept disc è "ALI"?
“Ali” racconta l'amore in tutte le sue sfumature più profonde. Si tratta di storie del nostro quotidiano, esperienze di vita in cui ognuno di noi si può ritrovare.
La scelta del nome da dove proviene?
Ho scelto questo nome perché alla fine di ogni storia c'è sempre un'apertura, sia a livello di sonorità che di concetto, un volo liberatorio verso il sereno, i colori e lontano da ciò che ci rattrista e ci rende inerti.
''Ali'' si compone di nove tracce. È un numero importante?
9 è il mio numero “magico”. Ho scoperto di essere un 9 leggendo qualche nota di numerologia mentre stavo componendo il mio primo disco “Beyond 9” e infatti il titolo parla da solo. Da quel momento questo numero speciale mi accompagna anche in modo inaspettato e lo considero un po' il mio portafortuna.



C'è un significato particolare nell'artwork di Mariangela Zabatino?
Assolutamente. Rappresenta proprio il passaggio dal buio alla luce, il rinnovamento e uno sguardo verso nuovi orizzonti. Il dipinto di Mariangela era semplicemente perfetto per rappresentare il concept del mio disco, come fu per il mio primo “Beyond 9” lavorato su un altro suo dipinto. Trovo che la sua arte sia grandiosa.
Come mai hai inserito una rivisitazione di "Forbidden Colours" di Ryuichi Sakamoto e David Sylvian?
Per l'immensa emozione che ho provato nel cantarla ed interpretarla e senza dubbio per le aperture che evoca. E' come librarsi nell'aria e sentirsi trasportare in un'altra dimensione.
Delle 9 tracce del disco qual è quella che ami più suonare live?
Ce ne sono due in particolare e parliamo di due mondi sonori completamente opposti. Una è Make Me Real per la carica che da a tutti noi nell'eseguirla e l'altra è Butterflies in the Garden dove forse c'è un pizzico di magia.
Il tuo disco preferito in assoluto?
Non ce n'è uno in particolare, sono tanti gli album che porterei sempre con me. Tra i miei dischi in vinile storici ed inseparabili c'è Franco Battiato, Pino Daniele, gli U2, i Queen e tanti altri grandissimi.
La collaborazione dei tuoi sogni?
Poter collaborare alla realizzazione della colonna sonora di un film. Il mio sogno di sempre!
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ci saranno dei Live dove presenterò il mio repertorio e poi continuerò a comporre sempre nell'intento di realizzare il mio grande sogno.. accompagnare la storia e le immagini di un film.